Col termine “Neet” (Not in Education, Employment or Training) si intende il fenomeno dei giovani tra i 15 e i 29 anni, in Italia fino ai 34 anni, non inseriti in un percorso scolastico o formativo né impegnati a livello lavorativo. La definizione fornita dall’Eurostat, nasce in Gran Bretagna negli anni Ottanta per identificare le giovani adolescenti con gravidanze precoci. Oggi, con questo termine, ci si riferisce ad una vera e propria categoria sociale, che definisce il rapporto di una generazione con il mondo del lavoro. 

NEET: un fenomeno in crescita

Il fenomeno è in aumento in tutta Europa in concomitanza con l’aumento della crisi economica del 2008. E in Italia in particolare – secondo i numeri diffusi dall’Eurostat nel 2020 – si contano più di 3 milioni di NEET, con una prevalenza femminile pari a 1,7 milioni. L’Italia è il Paese con maggior tassi di NEET in Europa dopo la Turchia (33,6%), il Montenegro (28,6%) e la Macedonia (27,6%)

Incidenza Neet in europa

Come riportato nel rapporto pubblicato da ActionAid e CGIL Nazionale “NEET tra disuguaglianze e divari. Alla ricerca di nuove politiche pubbliche per giovani”: al 2020 la quota percentuale delle giovani NEET dai 15 ai 34 anni supera di 12 punti quella dei loro coetanei maschi. Inoltre, sempre per lo stesso anno, disaggregando la popolazione delle e dei giovani NEET per fascia d’età, si può notare che complessivamente il maggiore bacino di NEET in Italia si concentra tra i 25-29 anni (30,7%) e 30-34 anni (30,4%). Sostanzialmente più cresce l’età, più aumenta la quota delle e dei NEET.

Età neet in Europa

Ma quali sono le cause di questo preoccupante fenomeno?

Si tratta senza dubbio di una serie di concause (vi sono certamente variabili educative, sociali, politiche ed economiche) ma uno degli elementi che incide maggiormente è l’abbandono scolastico, scelta che non fornisce gli strumenti necessari a una formazione culturale sufficiente per un dignitoso inserimento sociale e che rischia di condurre il giovane ai margini della società in mancanza di un ruolo attivo al suo interno o ad una grave condizione di insoddisfazione personale per l’assenza di un senso di appartenenza.

Il tasso di “Neet” e di abbandoni scolastici è correlato positivamente: per combattere questo “nuovo” fenomeno è necessario puntare sulla lotta al “vecchio” fenomeno della dispersione scolastica dell’abbandono degli studi.

Metamorfosi dà il suo contributo alla lotta al fenomeno “Neet” attraverso i progetti di contrasto alla dispersione e all’abbandono scolastico, interventi attivi da diciotto anni.